Le Valli del Natisone

Le retrovie friulane e il fronte dall’Isonzo al Piave

Escursionisti Appassionati di storia e di turismo della memoria Gruppi organizzati
Media | 8‒9 h

I luoghi della ritirata Italiana e dello sfondamento austro-germanico nelle Valli del Natisone/Nadiške doline

Da Tribil Superiore/Gorenji Tarbij il sentiero non impegnativo si snoda prevalentemente a fianco della strada asfaltata e attraversa le piccole frazioni di Gnidovizza/Gnjiduca, Clinaz/Klinac e Varch/Varh. Si giunge quindi allʼingresso scavato artificialmente del tunnel di Klance, che conduce a due postazioni di mitragliatrici italiane, che controllavano la mulattiera inferiore che portava nella bassa Valle dello Judrio/Idrija. Poco dopo il sentiero conduce alla chiesa di San Giovanni, uno dei tanti esempi di architettura sacra di questa zona, inclusa anche nel Sentiero delle 44 Chiesette votive delle Valli del Natisone. Lungo il percorso sarete accompagnati da splendidi panorami sulla cresta del Kolovrat. Dopo unʼora di cammino si raggiunge la chiesa di San Nicolò, nei cui pressi, durante lo sfondamento tedesco nella Dodicesima Battaglia dell’Isonzo (27 ottobre 1917), si svolsero aspri combattimenti con la Brigata Elba. Dopo tre ore di combattimento, i granatieri tedeschi riuscirono ad accerchiare le posizioni italiane. Molti soldati italiani caddero prigionieri e decine furono uccisi o feriti. Oggi, accanto alla chiesa, alcune lapidi originali di soldati tedeschi caduti e una croce ricordano questa battaglia.
Il sentiero sale poi leggermente verso la collina di San Nicolò e poi scende verso la strada asfaltata che porta alla località di Trivio Špik, da cui si raggiunge il sentiero per il colle Spig/Špik, che lʼesercito italiano aveva fortificato tra il 1916‒1917 nel contesto della quarta linea difensiva italiana. Le posizioni, oggetto di un recente recupero, permettono oggi di vedere le trincee, le postazioni di artiglieria nella caverna e la “Buse dal Diàul” (Grotta del Diavolo).
Il percorso prosegue in direzione Castelmonte/Stara gora, dove sorge uno dei santuari più famosi del Friuli Venezia Giulia. Il monastero appartiene ai francescani e, insieme alla basilica di Sveta Gora (Monte Santo) e alla chiesa di Marijino Celje a Lig, è incluso nella Via dei monti sacri che li collega.

 

Foto: Fundacija Poti miru

Informazioni utili

Il prezzo dipende dal numero dei partecipanti.
Lunghezza del percorso: 13,5 km

Punto di ritrovo: parcheggio presso il campo sportivo nel paese di Tribil Superiore/Gorenji Tarbij

Informazioni

Center za obiskovalce Pot miru, Kobarid
(Centro visitatori “Walk of Peace”, Kobarid (Caporetto))
Gregorčičeva ulica 8
SI–5222 Kobarid
+386 5 389 0167, +386 31 586 296
turizem@potmiru.si, info.italy@thewalkofpeace.com
www.thewalkofpeace.com

Escursionisti Appassionati di storia e di turismo della memoria Gruppi organizzati
Media | 8‒9 h

Durata della visita

8‒9 h
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