Fort Hensel

Escursionisti Appassionati di storia e di turismo della memoria
Media | 1.30 h

Su una collina rocciosa sul lato est del villaggio di Malborghetto/Naborjet/Malborgeth, gli austriaci iniziarono a costruire un forte nel 1808, ma non fu completato fino all’arrivo delle truppe di Napoleone nel maggio 1809. Il 17 maggio venne assediato e bruciato dai francesi. La maggior parte dell’esercito austriaco venne ucciso, incluso il capitano Friedrich Hensel. Solo pochi riuscirono a fuggire. I francesi continuarono il loro viaggio da Malborghetto verso la Carinzia, e una parte di essi si diresse verso la fortificazione sul Predel, dove il capitano Johann Hermann von Hermannsdorf teneva ancora lontani i soldati francesi che si dirigevano verso la Carinzia attraverso la Valle del fiume Soča (Isonzo).
A Malborghetto, gli austriaci costruirono Fort Hensel nel 1866 per la vicinanza del confine con il Regno d’Italia e per le crescenti tensioni, e la ammodernarono negli anni 18811884. Questa fortezza era di importanza strategica per gli austriaci, in quanto non solo difendeva il passaggio verso la Carinzia, ma proteggeva anche la ferrovia di Tarvisio/Trbiž/Tarvis, che si rivelò molto importante durante la Grande Guerra.
Allo scoppio della Grande guerra, il Fort Hensel, che faceva parte dei forti della Carinzia, era già obsoleta. Poiché gli austriaci sapevano che gli italiani l’avrebbero bombardata dalla zona della Val Dogna, gradualmente ritirarono i cannoni dal forte. La prima esplosione avvenne il 12 giugno 1915, quando gli italiani colpirono un capannone con 800 granate. Il forte non fu danneggiato, ma ci fu una grande esplosione e un incendio boschivo, che gli austriaci spensero per diverse ore. Il bombardamento si intensificò. Nei primi otto giorni, gli austriaci contarono 1000 esplosioni di granate italiane. A metà agosto 1915, più di 4500 granate erano state sparate contro il forte, di cui circa 200 avevano colpito la struttura. Il 26 marzo 1916 gli austriaci asportarono l’ultimo cannone dal forte.
Negli anni ’30, sotto le rovine del forte, gli italiani scavarono nella roccia le fortificazioni del Vallo Alpino. Dopo la Seconda guerra mondiale, furono modernizzati per motivi legati alla NATO e infine abbandonati alla fine del XX secolo.

Foto: Paolo da Pozzo, PromoTurismoFVG

Accesso e informazioni utili

Accesso

Provenendo dall’autostrada A23 uscire a Pontebba e proseguire lungo la strada statale SS13 in direzione Tarvisio/Trbiž/Tarvis. Superato l’abitato di Malborghetto/Naborjet/Malborgeth, lasciare l’automobile nell’area di sosta a sinistra, poco dopo la galleria “Forte”.

Informazioni

Tarvisio Infopoint
Via Roma, 14
I–33018 Tarvisio (UD)
+39 0428 2135
info.tarvisio@promoturismo.fvg.it
www.turismofvg.it

Escursionisti Appassionati di storia e di turismo della memoria
Media | 1.30 h

Durata della visita

1.30 h

Coordinate GPS

46.507231, 13.454157

Altitudine

820 m

Periodo consigliato

maggio‒settembre

Equipaggiamento

Scarpe e abbigliamento da trekking, bastoni da trekking
Interreg