Posizioni difensive sul fiume Idrijca

Escursionisti Famiglie Appassionati di storia e di turismo della memoria Gruppi organizzati
Facile | 2 h

Già mesi prima dell’inizio degli scontri sul fiume Soča (Isonzo) il comando militare austriaco contava sul fatto che l’Italia li avrebbe prima o poi attaccati. Perciò nacque l’idea di più linee di difesa per impedire l’avanzata dell’esercito italiano attraverso i territori sloveni nell’entroterra della monarchia asburgica. L’enfasi quindi era sulla difesa nella parte interna, lontano dal confine di stato. Tra i frutti di questi piani c’era anche una linea di difesa, in seguito chiamata terza linea di difesa, che correva anche attraverso l’area di Cerkno (Circhina). Aveva inizio sul monte Rodica per poi attraversare la Baška grapa, l’altopiano Šentviška planota, i paesi di Bukovo, Reka, Šebrelje, e proseguiva verso Čepovan (Chiapovano) e fino al Kras. La linea di difesa era in effetti un sistema composto da trincee, caverne, posizioni d’artiglieria, blocchi stradali, filo spinato e cavi elettrici, etc. La costruzione iniziò nel gennaio 1915 sotto la guida del capo della Direzione per la costruzione di fortificazioni, il colonello Alois Harl, che per questo scopo visitò alcune volte Šebrelje e Reka. Collaborarono alla costruzione varie divisioni militari, prigionieri e civili.

Agli abitanti di Šebrelje (Sebreglie) fu severamente vietato l’accesso alla chiesa di S. Giovanni. Infatti vicino alla chiesa il personale militare stava costruendo una caverna e delle trincee. Facevano parte del sistema anche due strade adibite all’approvvigionamento, dette colloquialmente mulattiere. Una di queste strade è oggi ripulita e destinata agli escursionisti. Costruirono simili strade per il trasporto anche in ogni altro luogo dove era necessario. In alcuni siti nei dintorni di Šebrelje ci sarebbero anche posizioni di artiglieria.

La terza linea di difesa fu costruita solo in parte, in diversi punti il tutto si fermò ai progetti. Giusto prima della dichiarazione di guerra dell’Italia e dell’inizio degli scontri nell’Alto Isonzo, tutta la forza lavoro venne reindirizzata alla frenetica fortificazione delle difese sull’Isonzo. La terza linea di difesa allora perse importanza, si svolgevano solo opere edili minori, che vennero definitivamente interrotte con lo sfondamento del fronte a Kobarid (Caporetto) alla fine dell’ottobre 1917.

Nel cimitero del paese di Šebrelje si trova un monumento a 46 abitanti del luogo che persero la vita nella Grande Guerra. Il monumento fu inaugurato solennemente nel giugno 1922 ed è uno dei rari monumenti risalenti a questo periodo nella Primorska (il Litorale sloveno).

Sul monumento si trovano i nomi delle persone del posto che sono morte in battaglia, decedute negli ospedali, morte in prigionia o di cui si è persa ogni traccia. Gli abitanti di Šebrelje, come gli altri ragazzi e uomini sloveni, combatterono e morirono soprattutto sul fronte orientale contro i russi, in numero minore sul campo di battaglia dell’Isonzo e del Tirolo contro gli italiani, molto meno sul fronte balcanico contro i serbi. Nel maggior numero vennero inclusi nel 27° reggimento fanteria di difesa territoriale, nel 27° reggimento fanteria della milizia, nel 97° reggimento fanteria e nel VII battaglione cacciatori, ma combatterono anche in numerose altre unità.

Il monumento simbolizza il tributo di sangue pagato non solo da Šebrelje, ma anche dall’area di Cerkno in un senso più ampio. Secondo i conteggi attuali si tratta di 322 ragazzi e uomini.

Testo: Sandro Oblak
Foto: Bojan Tavčar, Mestni muzej Idrija

Accesso e informazioni utili

Accesso

Šebrelje si raggiunge lungo una ripida strada asfaltata che si dirama dalla strada Idrija–Most na Soči nell’abitato di Stopnik.

Raccomandiamo di lasciare l’automobile nel centro del paese e percorrere a piedi la strada carraia fino alla chiesa di S. Giovanni ai bordi dell’altopiano, distante 15 minuti, punto di partenza per la visita dei resti delle posizioni di difesa del tempo della Grande Guerra e del sito archeologico Divje babe.

L’accesso all’altopiano è possibile anche dal paese di Reka, a piedi lungo l’ex mulattiera risistemata.

Informazioni

TIC Cerkno
Glavni trg 5
SI–5282 Cerkno
+386 5 373 46 45
info@visitcerkno.si
www.visitcerkno.si

Escursionisti Famiglie Appassionati di storia e di turismo della memoria Gruppi organizzati
Facile | 2 h

Durata della visita

2 h

Coordinate GPS

46.110011, 13.917347

Altitudine

573 m (chiesa di S. Giovanni)

Periodo consigliato

aprile‒ottobre

Equipaggiamento

Scarpe e abbigliamento da trekking, cibo e bevande al sacco, bastoni da trekking
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